Fantasie. Shardan Art Web
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L'arsenale

Allora - In Transilvania c'è un castello che… - così iniziano le belle fiabe. La nostra storia invece non è una fiaba, è proprio una storia. Incomincia in un'isola del Mediterraneo vicino alla Sardegna, piccola ma non troppo, interessante ma non troppo, soprattutto nei lunghi inverni, quando sembra che niente succeda.

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Un professore di una scuola un giorno ebbe necessità del barbiere. In quest'isola i barbieri aprono a degli orari particolari perché è un'isola un po’ magica e si dice che il vento influenzi anche l'umore degli abitanti.

Bene! Entrato dal barbiere, chiese a un certo punto -  Dove si trova questo mitico arsenale? – E il barbiere lo guardò strano -  Ma perché?

Esisteva questo arsenale, come nelle fiabe di cui vi abbiamo parlato? Sì, esiste in quest'isola fatata, benedetta dal vento e da Dio, un luogo chiamato arsenale, dove i giovani e i meno giovani lavorano.

Attenzione, però, la parola lavoro si può declinare in vari modi. E qui all'arsenale il lavoro è un po’ come sognare, romantico senza orari, che si sposa col mare e con l'acqua. 

E allora il barbiere una seconda volta il professore tornò nella barberia e lo guardò ancora una volta in maniera strana - Ma perché mi ha chiesto dell'arsenale signore?

- Perché l'arsenale è un luogo particolare, lo trovi e non lo trovi, è come l'isola che non c'è. Puoi esserci e non esserci. Puoi lavorare da grande lavoratore e magari nelle stesse ore uscire al mare e andare a pescare pesci.

- Ma come? E’ un… È un lavoro statale!

- Ma certo che è un lavoro statale, ma qui siamo nell'isola che non c'è! Dove tutto è possibile e le fiabe si realizzano. Un mondo magico dove gli orari non esistono.

- Va bene, grazie, come posso trovarlo? - E il barbiere lo guardò di nuovo -  Eh signore, ma lei vuole troppo. L'arsenale s’incontra, bisogna essere nati qui e poi sudare sette camicie. Quando si esce la mattina per andare a lavorare e magari si ritorna a casa perché si è dimenticato di fare la barba.

- Va bene, ma quante persone lavorano nel nostro magico arsenale?

-  Non me lo chieda, signore. Anche questa è una domanda impegnativa. Ha mai letto i libri di Calvino? Dove si può sognare? Ma se volessi, mi scusi barbiere, se volessi lavorare in questo magico arsenale? - Ecco, lei sta rompendo la magia. All’arsenale, gliel’ho già detto, si lavora per incontro, per caso. Non esiste una dimensione così rigida come lei la sogna e la immagina.

- Ho capito, ma cosa devo fare? Deve avere pazienza, devi essere nato nell'isola e poi non devi pensare all'orario. Il professore lo guardò un po’ stupito e un po’ attonito e rinunciò al suo sogno

- Ma poi questo arsenale esiste o non esiste?

 

Ernesto Massimetti

Registrato da Alessia a Olbia - giugno 2025

 

 

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